Le minoranze lingustiche storiche tramandano cultura, raccontano la propria storia attraverso oralità, scrittura, arti, cucina, architettura, abiti, modellano il proprio ambiente naturale e comunicano anche attraverso la dimensione estetica della musica, della danza, del canto.
Esiste un Festival dedicato proprio alle danze tramandate nel tempo dalle varie minoranze linguistiche: CourentaMai, il Festival della courenta e delle danze delle minoranze linguistiche.
Sede del Festival sono le Valli di Lanzo, regione di minoranza linguistica storica francoprovenzale nelle montagne torinesi.
CourentaMai significa, nella variante francoprovenzale di Viù, la courenta
di maggio, in riferimento al mese nel quale si svolge il festival e anche come tributo alla tradizione locale, in quanto richiama idealmente i festeggiamenti di un'antica festa, Caranta Mai, di cui si tramandano ancora oralmente le origini leggendarie e che risale probabilmente alle arcaiche festività delle calende di maggio.
La courenta, o courenda, in italiano corrente, è la danza tradizionale per antonomasia nelle Valli di Lanzo.
La scelta di organizzare una giornata dedicata a questa danza nelle Valli di Lanzo è dovuto al fatto che queste Valli sono uno dei pochi luoghi dove la courenta si è conservata meglio. Questa tradizione infatti non ha mai subito interruzione temporale e non è stata oggetto di ripresa e rivisitazione, come avvenuto invece in altri luoghi e anche riguardo ad altre danze tradizionali, in quanto non è mai entrata in crisi. Questa danza fa parte della cultura del luogo e la sua pratica è viva sia per quanto riguarda la musica strumentale sia per l'aspetto coreutico. La sua vivacità è rispecchiata anche nelle numerose varianti coreutiche, che caratterizzano e identificano paesi e Valli differenti, e nella prassi strumentale in cui, su una struttura precisa, è ancora in uso l'improvvisazione. Sono inoltre tracce evidenti delle origini antiche
e popolari di questa musica legata alla danza l'utilizzo di formule ritmico-armoniche degli accompagnamenti e la struttura formulare dell'insieme: una melodia che non si sviluppa orizzontalmente e in modo lineare ma che si crea con l'insieme di piccole formule (un po' come avviene con i patterns nel jazz) all'interno di una struttura definita.
La direzione artistica del Festival è a cura di Flavio Giacchero, del collettivo artistico Blu L'azard e Michele Cavenago, dell'Associazione Lo Stivale che Balla.